John Doe
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La pressione oculare è il principale fattore di rischio per lo sviluppo e per la progressione del glaucoma. La pressione non è tuttavia, al pari di quella del sangue, un valore stabile ma presenta delle tipiche variazioni durante il giorno e nelle diverse posizioni del corpo. Diventa cosí spesso utile non basare le scelte gestionali del glaucoma su una singola misurazione ma valutare il profilo pressorio dell’occhio giornaliero. Purtoppo, ad oggi, non esistono dei sistemi automatici di misura che al pari di ciò che viene fatto per la pressione arteriosa (Holter pressorio), permettano di fare misure sulle 24 ore. E’ infatti necessario misurare la pressione oculare con il sistema ad applanazione che richiede una collaborazione del paziente rendendo cosí impossibile le misurazioni notturne senza risveglio dei soggetti ed alterando in tal modo la condizione fisiologica notturna. Le curve tonometriche vengono pertanto eseguite in ambito clinico con sole misurazioni diurne in genere intervallate di alcune ore ed eseguite nell’ambulatorio oculistico. E’ noto tuttavia che le variazioni di pressione oculare tra sonno e veglia sono essenzialmente correlate al cambio di postura tra posizione seduta e posizione supina. Diventa così essenziale che durante una curva tonometrica almeno una misura sia effettuata in posizione supina dopo aver lasciato il paziente sdraiato per 20-30 minuti, utilizzando sempre la tecnica ad applanazione, ma in tal caso impiegando il tonometro di Perkins che consente la misura in tutte le posizioni.
In tal modo è possibile ottenere una misura che stima quale sia la variazione di pressione che il paziente può avere durante le ore notturne.