John Doe
General SurgeonPretium saepe pariatur ornare cillum repudiandae inceptos iaculis cumque vulputate sequi neque quos exercitation aliquip interdum, veniam? Aute error, elit!
La sclerectomia profonda ha lo scopo di ridurre la pressione oculare creando una sottile membrana nell’occhio che consenta all’ umore acqueo di fuoriuscire riducendo pertanto la pressione. Il liquido grazie all’intervento può drenare dall’interno dell’occhio nello spazio sottocongiuntivale e cioè sotto il tessuto che circonda la parte bianca oculare. La metodica consiste nella formazione di 2 piccoli sportelli sotto ai quali il tessuto viene assottigliato fintanto che una sottile lamella permeabile consenta all’acqueo di uscire. Lo sportello interno viene quindi rimosso e quello esterno fissato in sede con 2 punti. Rispetto alla trabeculectomia questo intervento è più sicuro in quanto non è necessario penetrare all’interno dell’occhio. Come in tutti gli interventi cosiddetti di deflusso, anche la sclerectomia profonda può fallire a causa di una eccessiva risposta cicatriziale che creando una membrana può bloccare lo scarico. Per tale motivo, durante l’intervento vengono utilizzate delle sostanze (mitomicina C o 5-fluorourcile) che hanno lo scopo di frenare o bloccare la risposta cicatriziale aumentando il successo dell’intervento.
Questa chirurgia viene in genere eseguita in regime ambulatoriale o di Day-Surgery impiegando un’anestesia locale. Alla fine dell’intervento l’occhio viene bendato.
Parte integrante della chirurgia sono le visite post-operatorie, meglio se eseguite presso il centro che ha eseguito l’intervento, che hanno lo scopo di valutare la risposta dell’occhio alla sclerectomia profonda al fine di gestire le possibili complicanze e soprattutto per prevenire e trattare l’eventuale risposta cicatriziale con lo scopo di ottimizzare il successo chirurgicoL’ulteriore enorme vantaggio di questa tecnica è che non dovendo fare tagli o dare suture, e grazie alla zona oculare particolare dove l’intervento viene fatto, questo ha un’influenza minima o nulla su eventuali chirurgie successive per glaucoma che possono sempre essere eseguite. Come in tutti gli interventi per glaucoma, anche l’impianto Xen gel® (AbbVie) può fallire a causa di una eccessiva risposta cicatriziale che creando una membrana può bloccare lo scarico del tubo. Per tale motivo, durante l’intervento vengono utilizzate delle sostanze (mitomicina C o 5-fluorourcile) che hanno lo scopo di frenare o bloccare la risposta cicatriziale aumentando il successo dell’intervento.
Questa chirurgia viene in genere eseguita in regime ambulatoriale o di Day-Surgery impiegando un’anestesia con gocce. Alla fine dell’intervento l’occhio viene bendato.
Parte integrante della chirurgia sono le visite post-operatorie, meglio se eseguite presso il centro che ha eseguito l’intervento, che hanno lo scopo di valutare la risposta dell’occhio all’impianto Xen gel® (AbbVie) al fine di valutare possibili complicanze e soprattutto per prevenire e trattare l’eventuale risposta cicatriziale con lo scopo di ottimizzare il successo chirurgico.
Dopo circa 2000 interventi eseguiti con questa tecnica presso il nostro Centro, possiamo dire che il grande vantaggio di questa nuova chirurgia è certamente l’elevato profilo di sicurezza oltre al buon successo ed al fatto che non influenza la possibilità di eventuali future chirurgie per glaucoma, e questo la rende soprattutto adatta ai soprattutto ai casi di glaucoma non evoluti.