John Doe
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La trabeculectomia ha lo scopo di ridurre la pressione oculare creando un piccolo foro nell’occhio che consenta all’ umore acqueo di fuoriuscire riducendo pertanto la pressione. Il liquido grazie all’intervento può drenare dall’interno dell’occhio nello spazio sottocongiuntivale e cioè sotto il tessuto che circonda la parte bianca oculare. La metodica consiste nella formazione di un piccolo sportello sotto al quale viene eseguito il foro. Lo sportello viene quindi fissato con alcuni punti che hanno lo scopo di limitare l’eccessivo scarico di liquido evitando pertanto che la pressione sia troppo bassa. Come in tutti gli interventi cosiddetti di deflusso, anche la trabeculectomia può fallire a causa di una eccessiva risposta cicatriziale che creando una membrana può bloccare il foro di scarico. Per tale motivo, durante l’intervento vengono utilizzate delle sostanze (mitomicina C o 5-fluorourcile) che hanno lo scopo di frenare o bloccare la risposta cicatriziale aumentando il successo dell’intervento.
Questa chirurgia viene in genere eseguita in regime ambulatoriale o di Day-Surgery impiegando un’anestesia locale. Alla fine dell’intervento l’occhio viene bendato.
Parte integrante della chirurgia sono le visite post-operatorie, meglio se eseguite presso il Centro che ha eseguito l’intervento, che hanno lo scopo di valutare la risposta dell’occhio alla trabeculectomia al fine di bvestire la possibili complicanze e soprattutto per prevenire e trattare l’eventuale risposta cicatriziale con lo scopo di ottimizzare il successo chirurgico.